Scrivere notizie sulla nostra Parrocchia è rilassante ed anche piacevole.  Molte sono le chiese in Roma, edificate con raffinate architetture e stupende opere d’arte realizzate da illustri artisti di ogni tempo, ma la Parrocchia per noi fedeli è qualcosa di più; oltre a un luogo di preghiera e raccoglimento è un ambiente via via più familiare e rassicurante, dove si possono intrecciare rapporti di amicizia e affettività in un continuo fluire di dare e ricevere.

Oggi, 16 marzo, è una ricorrenza da non dimenticare per i Padri Rogazionisti, le Figlie del Divino Zelo e per tutti noi. Il Santo Fondatore, Annibale Maria di Francia, nel lontano 16 marzo 1878, fu consacrato sacerdote da Monsignor Giuseppe Guarino, arcivescovo di Messina, nella chiesa dello Spirito Santo. Nel ricordo di questo festoso avvenimento si rinnova nei nostri cuori la devozione per questo santo sacerdote, noto come apostolo della preghiera per le vocazioni e Padre degli orfani e dei poveri. Egli si lasciò investire dall’Amore per il Signore e illuminare dalla sua Parola, tanto che il suo cuore sacerdotale riuscì a penetrare con intensa carità fra i fratelli più poveri fino a condividere nelle loro sofferenze la Passione di Cristo. Ringraziamo con riconoscenza il Signore che ci ha voluto donare nella figura di questo Santo Sacerdote una presenza così costruttiva e viva ancora oggi, nelle istituzioni assistenziali, nelle scuole, nelle missioni, nelle parrocchie e nei seminari.

La figura di Sant’Annibale Maria di Francia conosciuto soprattutto come il Santo del Rogate, “Pregate affinché il Padrone della Messe mandi numerosi e santi operai nella sua Messe”, si è dedicato anche all’arte poetica, al giornalismo e all’editoria. A questo proposito ricordiamo il giornale “Dio e il prossimo” che lo stesso Padre ideò e ne realizzò la pubblicazione nel 1907, proseguita per molti anni con alta tiratura di copie. Sono passati oltre cento anni e la testata continua ancora il suo servizio. Egli si affidava spesso alla stampa per far conoscere e difendere la dignità dei poveri, ma anche per educare e formare i lettori “ad un genuino spirito cristiano”.  Come ricorda P. Angelo Sardone, Postulatore Generale dei Rogazionisti, nella premessa all’opuscolo “Padre Annibale oggi – Editore, giornalista e scrittore” per il nostro Santo nulla doveva andare perduto: gli avvenimenti, le lettere, le cronache, gli appunti divenivano “divini benefici” da annotare scrupolosamente e consegnare alla storia, Egli stesso raccoglieva la minuta dei suoi scritti, ne indicava l’importanza con la raccomandazione di conservare il tutto in archivio. Grazie a questa accurata raccolta di notizie sappiamo che, ormai al tramonto della sua vita terrena, Padre Annibale riuscì a realizzare il desiderio di acquistare il terreno per costruire anche a Roma un istituto per gli orfani. Infatti nell’ottobre del 1924 acquisto un locale ed un appezzamento di terreno nel quartiere Appio vicino a S. Giovanni.  Nell’attuale sede della Polizia iniziò l’Opera delle Figlie del Divino Zelo con il primo orfanotrofio, ma la posa della prima pietra di quello attuale avvenne nel 1934.